INDAKO E NOHMASK dal Giappone a Casa Tanzi
30 settembre 22 ottobre 2006 inaugurazione alla presenza degli artisti borgo medioevale di Vigoleno 30 settembre ore 18.00 (pdf)
Vi presento Tamiko&Yasuo Matsumura, due cari amici, artisti, sposati, che sono nell’ordine: giapponesi, gentili, avanti con gli anni, avanzanti nella cura della loro arte: i grandi teleri “Indako” di Tamiko che si intrecciano con le maschere del teatro Noh di Yasuo. L’Indako è fatto di splendidi scenari con la presenza del “Kami” (spirito divino), che diventano Kami manifestandosi in un albero, nel paesaggio turgido di migliaia di foglie, nei riflessi infiniti del sole, nei giochi della natura (l’antica religione, il culto shinto, individua la presenza della divinità, Kami, negli elementi della natura).
Noh significa capacità, abilità: Yasuo imprime nel legno le immagini del repertorio con precisione estrema, grazia, poesia, cura infinita: una meditazione che esprime nell’opera compiuta, Okina, Koomote, Hannya, Katusiki, Kojishi, Fushikizou, tutto il pantheon Noh, gli spiriti e i demoni, gli umani. Noh è l’antica tradizione teatrale asiatica che attraverso le sue tecniche risveglia e mette in moto energie e potenzialità per mezzo di azioni fisiche, il respiro, la voce, il canto, la musica ed il movimento, che è danza interiore. Tamiko&Yasuo, due artisti particolari in simbiosi durante una lunga vita in comune, in arti originali del Giappone in cui si sposano creatività manualità e spiritualità. Tutto questo dal 30 Settembre al 23 Ottobre in Italia, in Emilia Romagna, tra le colline della provincia di Piacenza, nel comune di Vernasca, nel Borgo Medioevale di Vigoleno: il “Borgo delle Arti”. Sabino Ventura
NOH Noh è l’arte in scena che ha una storia di circa 600 anni, nella quale la danza, il dramma, le musica e la poesia sono combinati come elementi. Un fantasma appare frequentemente sulla scena come attore principale. La vita, che è già completa, viene indicata dal fantasma, e personaggi originali immutabili, rappresentanti gli esseri umani, vengono spesso tracciati attraverso il fantasma nel Noh. Uno spettacolo Noh non è uno spettacolo di teatro realistico, ma il suo movimento è altamente stilizzato e ordinato. Mentre alcuni gesti hanno un significato specifico, altri servono come espressione estetica astratta, per convogliare le emozioni dell’attore principale. A volte il movimento avviene al canto del coro o talvolta con la musica puramente strumentale. Noh è la splendida arte in scena creata dai Giapponesi. NOH MASK Il trucco non è usato nel Noh, ma maschere delicatamente scolpite vengono generalmente usate dall’attore principale e/o dal suo attendente. Queste maschere sono considerate oggetti di superba bellezza come pure potenti mezzi d’espressione. In generale un attore che interpreta un personaggio di mezza età che vive nel presente non indossa la maschera. Perciò tutti gli attori che impersonano donne e uomini anziani indossano maschere come pure gli esseri sovrannaturali quali fantasmi, divinità e demoni. In generale, le maschere hanno o un’espressione neutra o un’emozione molto forte. La prima permette alla maschera una varietà di espressioni con il gioco di luci e ombre su di essa mentre l’attore cambia leggermente l’inclinazione della maschera, ad esempio talvolta sembra triste e altre volte gioiosa. Le maschere Noh sono anch’esse delle opere d’arte grazie alla loro bellezza. |